C’era una volta e ancora c’è…lo Specchio, il compagno della Favola di Vita.
Un sadico diventato burlone, confidente, compagno di giochi e consigliere!
L’ho educato educando me stessa alle sfumature dei giorni e dell’umore, a quella parola che fa paura ma bisogna imparare ad usare che è serenità. L’ho plasmato plasmando me stessa, al cammino di quella che è la Favola di Vita.
Certe volte bisogna prenderlo…per il naso!
Così, non frontalmente, di petto, ma di profilo. Lui mi riflette mentre rido. Rido di lui, di quello che vuole mettere il bastone tra le ruote, delle pene che sembrano non mancare mai. Rido cogliendo l’attimo, come se lui potesse non accorgersene e lasciarmi in pace.
Quando lo Specchio non ci sorride
Anche Tu hai aspettato tante volte che lo Specchio ti sorridesse dimenticando che lo Specchio non poteva rimandare altro che il tuo broncio? Anche Tu non hai osato incontrarlo sfoderando il Tuo miglior sorriso?
A un certo punto bisogna davvero fermarsi. Fermarsi a capire che lo Specchio raccoglie e racconta ciò che vede. E lo Specchio non vede soltanto una faccia e un corpo, ha i raggi X e coglie esattamente quello che c’è dentro!
Quello che lo Specchio non può fare
Allo Specchio non è dato trasformarci, la nostra bella versione dobbiamo tirarla fuori noi. Lui è lì ad assorbire e riflettere la nostra storia, le nostre energie, i nostri intenti. Non fa né magie né malefici, siamo soltanto noi a tirarci addosso pietre o a liberarci gioiosamente di zavorre.
Quando finalmente acquistiamo questa consapevolezza, abbracciamo una grande libertà: quella di re-inventarci! No, non voglio dire che dobbiamo cambiarci i connotati, ma darci il permesso di splendere!
Come ci sostiene lo Specchio
Lo Specchio è il nostro primo fan nelle giornate positive, vero? Quando ci sentiamo bene con noi stessi e sprizziamo allegria da tutti i pori, lui brilla di piacere. Ecco, e allora facciamo in modo che lui ci sostenga sempre. Anche quando abbiamo il morale sotto i piedi e vogliamo un amico che ci accolga tra le braccia, così come siamo. In silenzio.
Come possiamo insegnarglielo? Consegnandoci a lui senza patemi. Così, mano nella mano, nasce una portentosa complicità: la leggerezza della verità. Lui è un alunno modello, credimi, fa proprio quello che Tu vuoi faccia.
Ci vuole Tempo. Tempo per Te e per il Tuo Specchio. Non è importante quanto ma quando inizi a mettere in moto le nuove lancette. Mi raccomando: non rimandare!
L’appuntamento più importante che Tu possa prendere è quello con il Tuo Specchio e la Tua Favola di Vita.