Chi non ha pensato almeno una volta nella vita di affrontare la lotta contro la cellulite?
Quello che bisogna dire subito è che la cellulite non è un antipatico inestetismo, è una vera e propria patologia.
Le cause della cellulite possono essere diverse, è infatti una patologia multifattoriale (PANNICULOPATIA FIBRO-SCLEROTICA). Può avere origine genetica, metabolica, ormonale.
Alla base c’è sempre un problema microcircolatorio, che è quello che innesca la c.d. ritenzione idrica: il primo stadio della cellulite è lo stato edematoso, in cui la persona avverte il disagio del gonfiore, di un senso di pesantezza, di dolenzia e calore al tatto. La situazione evolve in uno stadio successivo quando questa infiammazione provoca una maggiore acidosi dei tessuti (ovvero i tessuti non sono ben ossigenati).
Negli stadi più avanzati si formano anche dei micronoduli a livello sottocutaneo che creano dapprima quella che si definisce “buccia d’arancia” e poi un tessuto che assume l’aspetto detto “a materasso (cellulite sclerotica).
Sulla degenerazione incidono lo stress, un’alimentazione non equilibrata, un’igiene di vita disordinata, una vita sedentaria e una scarsa attività fisica, un eccessivo utilizzo di calzature a tacchi alti ma anche problematiche ormonali e/o metaboliche.
Nei primi stadi si può fare molto lavorando sulla ritenzione idrica e sull’alimentazione, con trattamenti come la carbossiterapia, la mesoterapia enzimatica (con cocktail mirati) e la terapia della matrice extracellulare.
Quali sono le parole chiave dell’approccio alla cellulite?
Detossificare e rigenerare
Perché invito tutto a un “acqua party”?
Perché siamo fatti al 70% di acqua e dobbiamo ricordarci di berne molta. L’acqua è fondamentale…perché aiuta i metabolismi, migliora il flusso del sangue, aumenta il volume del sangue all’interno dei vasi sanguigni, eliminare le scorie a livello gastroenterico.
L’acqua purifica e si rivela un coadiuvante importante nella sfida alla cellulite.
Hai mai sentito parlare di “memoria dell’acqua”?
Con memoria si intende la possibilità dell’acqua, in forma liquida, di mantenere una “impronta” delle sostanze o delle energie con cui è venuta in contatto. Il concetto di memoria dell'acqua fu proposto per la prima volta da Jacques Benveniste, successivamente furono numerosi gli studiosi che si interessarono all’argomento, da Emilio Del Giudice, fisico italiano, a Luc Montagnier, medico e virologo francese, al famoso ricercatore giapponese Masaru Emoto.
Sebbene non ci siano posizioni scientifiche unanimi e acclarate in merito, l’acqua e la teoria della sua memoria hanno ben più di un valore suggestivo, sono un’indicazione preziosissima sulla quale indagare e nella quale cercare direzioni.
Cosa è davvero essenziale valutare? Alimentazione, idratazione, emozione: tre aspetti che hanno un’enorme influenza.
Il primo step è una VISITA SPECIALISTICA con un’anamnesi estremamente accurata.
Un’attenta visita si fonda anche su un esame obiettivo: è importante rilevare che, in una seconda fase, la cellulite diventa dolente al tatto.
Occorre infatti arrivare al secondo step, ovvero una DIAGNOSI DI PRECISIONE, che individui correttamente e compiutamente lo stadio della cellulite.
Tutto ciò è fondamentale per individuare concretamente il trattamento più idoneo.
La cellulite non è una condizione facile e veloce da affrontare, vanno analizzate le specificità della persona con una valutazione e una diagnosi precise, bisogna modulare una risposta mirata che spesso è articolata e composta da un percorso di più scelte e rimedi.
Alla cellulite non si pensa alla vigilia della partenza per le vacanze. No, la cellulite ha bisogno di attenzione.
Si affronta su più livelli, in chiave funzionale (psiche-cervello-organo).
Prendersi cura della cellulite significa in prima battuta occuparsi del detox, poi nutrirsi correttamente e rispettare il bio-ritmo del corpo (sonno/veglia, digestione, …) per la giusta assimilazione dei nutrienti. Altrettanto rilevante è il nostro stato mentale: è indispensabile infatti ridurre lo stress nervoso.
Questo vuol dire alcalinizzare (de-acidificare) ovvero disinfiammare perché, al contrario, tutto ciò che acidifica toglie energie.
Se vi state chiedendo come potervi regolare per i pasti estivi, ci sono alcuni piccoli suggerimenti di cui tener conto:
-Utilizzare l’olio di oliva, ricco di polifenoli e vitamine
-Ridurre l’uso di olii di semi
-Adottare un regime alimentare low carb
-Se possibile consumare frutta secca
-Limitare i latticini
-Prediligere frutta e verdura
-Fare attività fisica (innanzi tutto camminare)
-Bere molto
-Preferire carne bianca e pesce (la carne rossa è più difficile da digerire)
-Diminuire il sale
Questi sono consigli generali e generici. È opportuno invece personalizzare al massimo la pianificazione sia della dieta che dell’intero percorso clinico. Detox, alimentazione, idratazione, trattamenti sono da studiare sulla persona e sulle sue specificità.
Ora state per caso pensando alla prova costume? Ve ne parlerò ancora nel prossimo post ma soprattutto vi aspetto sul profilo Instagram del mio Studio e sul mio canale youtube. Mi troverete in collegamento anche con il dottor Massimo Trovato, nutrizionista funzionalista.
La mia promessa è il BellEssere che coniuga Bellezza e Benessere!
