A fine aprile è stata presentata dall’onorevole Annarita Patriarca una Mozione sulla Medicina Estetica, iniziativa che nasce dalla riconosciuta necessità di definire il profilo del medico estetico alla luce delle notizie di cronaca che vedono protagonisti soggetti non qualificati e quindi di garantire il bene Salute.
Assicurare alle persone la massima sicurezza sulle prestazioni di Medicina Estetica erogate, in primis verificando siano esclusivamente riservate a professionisti in possesso delle competenze specifiche e dei titoli di studio certificati, è un’esigenza imprescindibile in ogni sistema normativo che voglia preoccuparsi della Salute e rispettarne quindi gli approcci clinici.
Tanto le diagnosi quanto i trattamenti e i percorsi terapeutici in Medicina Estetica devono essere ad esclusivo appannaggio dei Medici specializzati.
In una società e in una cultura avanzate, non si può confondere la pratica medica con l’attività di altri operatori. L’ambito richiede necessariamente regole, limiti e chiarezza.
A salvaguardia della Salute e di ciò che io chiamo BellEssere (che coniuga appunto Bellezza e Benessere) sono essenziali conoscenze scientifiche, esperienze e capacità tecniche, responsabilità concrete. L’utilizzo di prodotti iniettabili, di strumentazioni sofisticate, di metodiche che richiedono un livello specialistico di preparazione, non può essere lasciato a chi non è Medico Estetico.
Gli abusi, la superficialità, l’approssimazione, l’incompetenza sono PERICOLOSI e possono arrecare gravi danni ai pazienti.
Non ci sono soltanto preparati che vanno maneggiati e somministrati con cura e apparecchiature la cui funzionalità necessita di un adeguato grado di formazione medico-estetica, esiste in primis una persona da valutare nella sua complessa e unica specificità prima di intraprendere qualsiasi scelta.
Che siano filler o sedute di carbossiterapia ad alti flussi controllati o di mesoterapia enzimatica o di onde elettromagnetiche o di cryoliposculpt, la considerazione superficiale e disinvolta dell’”estetica” è una tendenza cui opporsi con tutto il buon senso possibile.
Io ripeto frequentemente di fare attenzione. Suggerisco sempre di rivolgersi a Studi qualificati di Medicina Estetica e di non affidarsi con leggerezza a pratiche estetiche che non siano supportate da titoli e valenze mediche. Ecco, la finalità non è quella di tutelare la mia professione -per quanto sia comunque un’istanza legittima- ma quella di mettere in guardia dai rischi che si possono correre in mani che non hanno le dovute competenze e che non possono far fronte ad eventuali problematiche o criticità che dovessero insorgere durante un trattamento.
Mi auguro che la mozione faccia il suo corso e il tema trovi la definizione che merita.
Intanto datemi retta, rispettate la Salute e siate cauti!
