Ho avuto l’occasione di fare una visita guidata al Museo del Violino di Cremona e di fare un incontro sbalorditivo…davvero magico!
Dialogo con i Maestri Niccolò Amati e Antonio Stradivari
sull’Armonia del Corpo e dell’Anima
Se fosse un racconto o un’opera teatrale, leggeremmo così:
Niccolò Amati, Antonio Stradivari e la dott.ssa Michela Squeo esplorano l’arte del violino, parlano della medicina e di come entrambi risuonano nell’ Anima
Un interessante incontro tra Arte e Medicina.
Mi trovo al Museo del Violino di Cremona per un incontro di flebologia, ma approfitto di una pausa per visitare le sale del Museo, attratta dalla bellezza degli strumenti esposti. Mi distacco dal gruppo e mi ritrovo nella magnifica Sala Rossa tra preziosi violini di vario tipo e di ogni età esposti con accurata maestria in meravigliose teche. Ne osservo le linee eleganti e le curvature che mi ricordano il corpo umano, quando due figure leggendarie emergono dall’ombra:
Niccolò Amati e Antonio Stradivari, i Maestri della liuteria.
Michela: «Maestri Amati e Stradivari… è un onore incontrarvi qui. Ma come è possibile? Che emozione!»
Amati: «Il piacere è nostro, Signora. Ci siamo trovati qui per mostrarle le radici del violino e delle sue sorelle, la viola e il violoncello, strumenti nati da un’idea di armonia e di bellezza che va oltre il visibile.»
Stradivari: «E lei, Signora, cosa la porta qui?»
Michela: «Sono Michela Squeo, medico specializzato in chirurgia vascolare e medicina funzionale, e mi occupo anche di medicina estetica funzionale. Cerco di aiutare le persone a raggiungere un equilibrio tra corpo e anima, ciò che io chiamo ‘Bell-Essere.’ E oggi, guardando questi strumenti, ho trovato un parallelo tra il corpo umano e un violino, entrambi creati per risuonare.”
Amati: «Il violino, Signora, è molto più di uno strumento. Ogni linea e ogni curva sono scolpite con precisione per portare alla luce un suono unico. È l’armonia del legno che, unita all’ingegno dell’artigiano, dà vita alla musica.»
Stradivari: «Eppure, il vero segreto del violino è l’anima: una piccola asticella invisibile, posta con cura all’interno della cassa armonica. Non produce suoni da sola, ma permette a tutto lo strumento di vibrare tra le mani del musicista.»
Michela: «Affascinante. L’anima del violino non si vede, ma è ciò che lo rende vivo. Così anche nel corpo umano, credo ci sia un’essenza che risuona in ogni gesto, sguardo e parola. In pratica ciascuno ha la sua anima ed è musicista di se stesso.»
Mi vengono quindi in mente per assonanza la Risonanza e la Medicina Funzionale…quando il Maestro interrompe i miei pensieri…
Stradivari: «Signora, se ho capito bene, anche lei lavora sull’armonia delle persone, un po’ come facciamo noi con il violino.»
Michela: «Esatto, Maestro. Nella medicina funzionale e quantica non mi limito a trattare l’aspetto esteriore, ma lavoro sulle frequenze energetiche che abitano il corpo. Come voi scegliete ogni pezzo di legno per creare uno strumento, io analizzo ogni aspetto del corpo per capire dove ci sono squilibri degli organi o energetici e riportare l’armonia.»
Amati: «E come fa a capire se una persona ha squilibri energetici ed è in armonia o disarmonia?»
Michela: «Vede, Maestro… oltre ad una attenta valutazione clinica e strumentale mi avvalgo anche di una tecnologia avanzata che utilizza la scansione vocale e rileva le vibrazioni energetiche presenti nella voce, quasi come se fosse una fotografia del nostro stato di salute interiore. Questo mi permette di individuare dove c’è bisogno di equilibrio e di aiutare ogni persona a risuonare con la propria melodia interna.»
Presa dal fuoco sacro, cerco di spiegare ai Maestri il concetto di Bell-Essere e l’Armonia Autentica.
Stradivari: «È straordinario. È come se potesse ascoltare la sinfonia di ogni persona, le loro note interne. Sa, credo che ogni esperienza, ogni emozione lasci una traccia nel corpo, visibile o invisibile.»
Michela: «Ed è proprio per questo che il mio lavoro non si limita a cancellare i segni del tempo. Il mio obiettivo è aiutare ogni persona a risuonare con la propria melodia autentica. Non si tratta di rincorrere solo un ideale estetico, ma di far emergere la loro unicità, il loro bell’essere ripristinando ciascun equilibrio.»
Amati: «Mi ricorda quello che facciamo noi: ogni violino è unico, proprio come ogni persona, e va trattato con rispetto per ciò che è. Non si tratta di rendere perfetto ogni strumento, ma di valorizzarne l’essenza.»
Continuo a parlar con loro di Bell-Essere e chiedo
Michela: «Ma Maestri, ditemi, a parer vostro come posso comunicare tutto questo in modo chiaro ?Come possiamo invitare le persone a prendersi cura di sé, a seguire il percorso del Bell-Essere?»
Stradivari sorride, riflettendo un momento, poi risponde:
Stradivari: «Signora, dite loro che ogni corpo è unico, irripetibile. Solo ascoltandosi si può trovare la vera armonia. La bellezza non è un’illusione, ma una risonanza tra ciò che si vede e ciò che non si vede.»
Amati, inserendosi con uno sguardo intenso, si rivolge idealmente al lettore:
«Non inseguite la perfezione, ma cercate la vostra unicità. Affidatevi a chi, come la dottoressa Squeo, comprende che la bellezza autentica nasce dall’interno e può risuonare per sempre. Fate della vostra vita una sinfonia.»
Visibilmente commossa…esprimo la mia gratitudine con un nodo in gola.
Michela: «grazie, Maestri Amati e Stradivari, porterò sempre nel cuore questo prezioso incontro e i vostri insegnamenti. Benvenuti nella mia Favola di Vita!»
In conclusione cari lettori - pazienti – amici:
Questa conversazione immaginaria, tra corpo e anima, tra medicina e liuteria, ci ricorda che, come un violino, ogni corpo umano è unico e risuona della propria essenza.
Raggiungere il Bell-Essere significa ascoltare la propria melodia interiore e rispettare ciò che ci rende speciali, creando una bellezza autentica che risplende in armonia.
Direi che con il contributo di Amati e Stradivari, l’intervista è diventata un vero viaggio nell’arte e nella medicina, offrendo un invito alla scoperta del proprio ‘Bell-Essere’ che arriva diritto al cuore.