Guerra o pace? Mai come in questo terribile periodo ci tormenta questa domanda. Perché al di là di ogni schieramento, comunque possiamo pensarla, la guerra resta il male. Lo sappiamo bene, perché genera morte e distruzione, perché lascia sul campo ferite non facili da guarire, perché sconvolge tutto e tutti.
Così a gran voce INVOCHIAMO LA PACE.
Come se bastasse chiederla o desiderarla. Come se noi fossimo davvero espressione e interpreti della pace.
Ma ne siamo sicuri?
Siamo davvero portatori di pace? Siamo davvero per la pace?
Naturalmente non mi riferisco alle vicende belliche che sovrastano magari le nostre decisioni e le nostre volontà, parlo della vita. Parlo di quello che siamo e facciamo in pace e per la pace.
Non notate molte stonature nei nostri giorni?
Facciamo manifestazioni per la pace ma siamo in guerra ogni giorno. In guerra con la famiglia, con i colleghi di lavoro, con i vicini di casa, con chi ha idee diverse dalle nostre, con chi ha una cultura differente.
A volte basta una parola storta e dichiariamo guerra. A volte non ci facciamo alcuno scrupolo a trattare male le persone, a esasperare i toni, a usare la forza di un rimprovero o di una ripicca.
Siamo sempre pronti ad attaccare per qualsiasi cosa non ci piaccia. Siamo sempre sulla difensiva come se l’altro fosse un nemico.
Molto spesso perdiamo di vista l’energia dell’educazione, della gentilezza, della correttezza. Troppe volte dimentichiamo il potere dell’umanità. Sembriamo spaventati dall’idea che le <buone maniere> siano debolezza.
BASTA!
La pace bisogna cercarla e trovarla innanzi tutto dentro di noi.
Sì, dobbiamo urgentemente capire che dobbiamo siglare una tregua, distendere i nervi, riflettere e fare pace con i nostri malefici spiritelli interiori.
La pace non può essere uno slogan. La pace è una condizione di verità, libertà, serenità e RISPETTO. La pace è un desiderio da coltivare costantemente e un sogno da realizzare. Con il piccolo, continuo impegno quotidiano.
Se troviamo pace in noi, siamo in pace anche con gli altri.
Nella nostra Favola di Vita non c’è posto per la guerra perché la guerra incattivisce, perché la guerra è tossica. Il BellEssere è costruttore di pace, la pace è costruttrice di BellEssere!
Ecco, iniziamo ad alzarci con il piede giusto…invece di stare perennemente sul piede di guerra. Lavoriamo per la pace, con noi e nelle nostre relazioni di qualsiasi natura. Le ostilità fanno male alla Salute, parola di medico.
