Qual è la frase che tutti, ma proprio tutti, hanno voluto o vorrebbero sentirsi dire nella vita?
Mi piaci così come sei!
Pochi giorni fa mi è capitato di rivedere in tv “Il diario di Bridget Jones”, un film del 2001 con due sequel e un grande successo. Attualissimo! Un film senza tempo proprio come la felicità di piacere così come siamo.
Bridget Jones è una trentenne londinese single controvoglia, nevrotica e frustrata, dilaniata dal rapporto compulsivo con sigarette, alcool e cibo. Un poco di sovrappeso basta a farla sentire inadeguata ai modelli di bellezza delle riviste patinate…Legge con attenzione i manuali che dettano le regole della seduzione ma poi si ritrova la sera in casa da sola, con un pigiama comodo e i calzettoni ai piedi. Sola ma non del tutto: intorno a lei ci sono Daniel e Mark.
No, non vi racconto la storia e come finisce, se non avete visto “Il diario di Bridget Jones” vi conviene recuperare: è leggero, romantico, brillante.
Comunque vi assicuro che ci identifichiamo molto facilmente in Bridget Jones. Perché siamo insoddisfatti di come siamo. Perché crediamo di non essere apprezzati. Perché non troviamo l’anima gemella. Perché ci sentiamo il brutto anatroccolo.
Le donne in questo sono specialiste! Ipercritiche con se stesse, vero?
Siamo capaci di pianti struggenti davanti a uno specchio. Siamo capaci di negarci le occasioni perché ci convinciamo di non essere all’altezza. Troppo alte, troppo basse, troppo magre, troppo grasse: abbiamo sempre qualcosa che sembra lì a tarparci ali e speranze.
Non sono banalità. Arriviamo a provare un vero malessere.
D’altra parte, tra insicurezza e desiderio di piacere, commettiamo anche la sciocchezza di metterci a dura prova: vogliamo a tutti i costi raggiungere canoni che non ci appartengono, inseguiamo figure (e figurini!) che riteniamo più attraenti, cerchiamo di assomigliare al modello considerato bello. E talvolta riusciamo a sbocciare e a fiorire soltanto quando incontriamo qualcuno cui piacciamo così come siamo.
Non ne siamo soltanto lusingati. Ci riconosciamo un valore e ci sentiamo molto meglio: sfoderiamo un sorriso smagliante davanti allo specchio che ci vedeva piangere.
È un dono incontrare qualcuno cui tu piaccia così come sei.
Charlie Chaplin
Sicuramente è un dono, incontrare qualcuno cui piacciamo così come siamo, aveva ragione Chaplin…Ci gratifica, ci rassicura. Però possiamo farcelo noi stessi questo dono: possiamo scoprire che l’unico aspetto che può davvero conquistare è la nostra UNICITA’. Se iniziamo a piacerci, ci sciogliamo e iniziamo a emettere una luce diversa, nuova!
Da Medico Estetico lo constato ogni giorno. Chi arriva in Studio fa già il passo decisivo per vedersi con altri occhi. Piacere infatti è una DECISIONE: quella di valorizzare se stessi. Amo Bridget Jones, amo l’amore che tutto può, amo la dolce fragilità di ogni Bridget Jones che vive in noi…oggi come allora abbiamo bisogno di braccia e parole che non cambierebbero neanche una virgola di noi. Ma possiamo giocare di anticipo, smettere di aspettare e prendere in mano le redini della nostra Bellezza.