Notate un principio di stempiatura? Avete una particolare caduta di capelli? Trovate molti capelli sul cuscino, nella spazzola o tra le mani?
Sono avvisaglie di diradamento e perdita capelli, sintomi di calvizie, che portano prima o poi a lasciare scoperto il cuoio capelluto. Sono sintomi importanti, che causano spesso disagio. Ne soffrono in particolare modo gli uomini ma attualmente non è affatto raro capiti anche alle donne, soprattutto nel periodo pre-menopausale o nell’età menopausale.
Per entrambi i sessi comunque la calvizie ha un’eziologia multifattoriale, talvolta anche uno stress importante o il cambio di stagione in soggetti carenti di oligoelementi e minerali può determinare una copiosa caduta di capelli.
Il capello segue naturalmente fasi di proliferazione, attività e caduta quindi entro certi limiti la perdita è fisiologica: occorre allertarsi quando il problema di perdita persiste e si rende visibile uno “svuotamento” di aree del cuoio.
Diradamento e alopecia dipendono appunto dalla caduta che inizia dalla parte frontale e può arrivare al vertice e alle tempie.
In Studio mi capita frequentemente di trattare il problema della perdita di capelli o di rinforzare e agevolare la crescita nei pazienti trapiantati che hanno bisogno di rigenerazione del cuoio capelluto.
Le cause di alopecia maschile sono quasi sempre da ricercare in una causa di natura ormonale ovvero in una carenza di diidrotestosterone (ormone androgeno derivato dal testosterone). Le donne sono meno colpite però come dicevo sopra possono esserne soggette per fattori comunque ormonali oppure per stress, fattori ambientali o rilevante carenza di oligoelementi e minerali come zinco, ferro, rame.
Prescindendo dal tipo di alopecia e dalla sua eziologia, cosa si può fare?
In questo ambito la Medicina Estetica ha fatto passi da gigante e i problemi di diradamento e caduta sono solitamente trattati con metodiche combinate.
Dopo una visita e una diagnosi precisa e, se occorre, anche un tricogramma -cioè un’analisi specifica del capello- si individua il corretto percorso di trattamenti:
- innanzi tutto la CARBOSSITERAPIA AD ALTI FLUSSI CONTROLLATI che ossigena il cuoio, stimola il bulbo e i follicoli piliferi che tendono a ridursi o a indebolirsi, dando energia a un territorio asfittico. Con ciò si ottiene una rigenerazione dei follicoli. Normalmente sono necessarie diverse sedute.
- Alla carbossiterapia si associa la MESOTERAPIA, una tecnica mediante la quale si iniettano polinucleotidi o peptidi biomimetici coniugati con acido ialuronico: con ciò si ottiene una vera e propria bonifica del cuoio capelluto che genera proliferazione del capello. Una biostimolazione interessante si ottiene con l’hair filler: micro-iniezioni di acido ialuronico e Polinucleotidi-HPT.
- In parallelo si può lavorare con la medicina rigenerativa ovvero con il PRP, una pappa di rigenerazione piastrinica: viene prelevato del sangue venoso e le piastrine ottenute dalla centrifuga vengono re-iniettate nel cuoio capelluto. Oggi ci sono pure preparati galenici di PRP che possono essere utilizzati anche associati a mesoterapia e carbossiterapia con ottimi risultati.
L’ultima frontiera è chiaramente il trapianto con successiva rigenerazione del cuoio capelluto.
I risultati delle metodiche combinate che pratico in Studio offrono risultati davvero notevoli: già dopo poche sedute si assiste a un arresto della caduta e a una rigenerazione importante. I capelli diventano più forti e più lucidi.
Come sempre bisogna valutare la situazione soggettiva quindi in sede di visita, dopo accurata anamnesi e diagnosi, procediamo insieme a un programma di interventi.